L’insegnamento dell’arte della musica è affidato ad una musicista e insegnante di musica specializzata nella fascia 0-6 anni.
Una volta alla settimana, ogni classe ha un tempo e uno spazio dedicato alla presenza dell’insegnante di sezione.
LE “PERLE” DI MUSICALITÀ INNATA
Tutti nasciamo con un’attitudine musicale, cioè con una potenzialità di poter apprendere la musica, una “possibilità interiore” di poter produrre musica (esattamente allo stesso modo di un’attitudine per lo sport, per le lingue straniere o per il disegno).
Sin da bambini, noi siamo delle ostriche, che custodiscono delle preziosissime perle di musicalità innata(il proprio modo di sentire e fare musica) che aspettano soltanto di essere scovate e portate in superficie. Ogni perla è diversa dalle altre, ma tutte sono ugualmente preziose. La finalità, all’interno del percorso di musica alla scuola dell’infanzia, è proprio quella di trovare e lucidare le perle nascoste nei bambini, di riuscire a far esplodere verso l’esterno il loro potenziale musicale. In questo modo la musica risulta veramente accessibile e alla portata di tutti.
IL CANTO SENZA PAROLE
L’utilizzo dei canti senza parole è fondamentale per il processo di apprendimento musicale dei bambini. L’utilizzo di una sillaba neutra, la mia preferita è la sillaba PAM, ci consente di evitare le distrazioni dettate dal linguaggio parlato, per poter afferrare subito il contenuto musicale di un brano. Utilizzo la stessa strategia con i bambini più grandi per poter far imparare loro le melodie dei canti: prima le impariamo senza parole, poi ci aggiungiamo il testo cantato, ma solo quando la melodia risuona ben chiara nella nostra testa. Utilizzo, invece, i canti con le parole quando voglio creare dei momenti di condivisione, per non estraniarci troppo da quella che è la nostra routine di comunicare attraverso il linguaggio parlato.
L’APPRENDIMENTO MUSICALE
L’apprendimento musicale è basato su 4 cardini fondamentali:
- Naturalezza: l’apprendimento è spontaneo, non deve essere una forzatura, la musica è già dentro di noi e deve solo essere portata in superficie. Il tutto seguendo le fasi dell’apprendimento musicale, calibrando il lavoro sul livello raggiunto dai bambini. Ampio spazio viene dato al divertimento: non bisogna percepire il “fare musica” come un obbligo;
- Efficacia: essere sicuri che i bambini stiano effettivamente imparando e non stiano solo “copiando” quello che sto proponendo.
- Raffinatezza: fare le cose con cura, che non significa essere perfezionisti, ma significa voler approfondire e fare le cose correttamente. Anche con i bambini più piccoli si lavora molto nel dettaglio, attraverso l’utilizzo di un vasto repertorio musicale di qualità, che permetta di acquisire la sintassi del linguaggio musicale;
- Durata nel tempo: l’apprendimento è lungimirante, deve persistere nel tempo, non devo dimenticarmi i concetti che “sento” attraverso la musica, ma devo tenerli radicati nelle profondità del mio essere affinché la musica sia sempre parte del mio patrimonio espressivo.
LA RELAZIONE
Le lezioni di musica sono dei grandi momenti di condivisione: la musica quasi non si insegna, ma si apprende autonomamente, se questa diventa veicolo di comunicazione all’interno di una relazione (basta pensare come non venga insegnato ai bambini a parlare, ma il bambino impara dall’adulto che parla attraverso una relazione ricca di emozioni). L’insegnante è un modello per l’apprendimento musicale: il bambino (ma anche l’adulto) apprende perché noi ci facciamo portavoce di un messaggio musicale forte, sincero e coerente con il nostro modo di pensare la musica. Non dimentichiamo che la relazione è carica di emozioni positive: se il bambino vede il proprio insegnante che quando canta è felice, allora capirà che cantare è bello, che non è un obbligo o un’imposizione e l’apprendimento sarà così veramente efficace. Fondamentale la collaborazione con le maestre di sezione: sono un forte adulto di riferimento per i bambini che frequentano la scuola e vederle coinvolte attivamente nella lezione di musica è per loro un ulteriore stimolo per imparare. Tutto l’apprendimento passa attraverso la relazione, che fortifica l’apprendimento stesso; non spingiamo il bambino ad imparare, ma ne rispettiamo i tempi senza chiedergli dimostrazioni o saggi di competenze acquisite nell’immediato.
Benin | Cotonou
— The Children’s Foundation
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